Abbracciare gli alberi

L’inizio di un amore

Non sono mai stata una brava disegnatrice. Il disegno, strumento primario dei bambini per esprimere idee, non era il mio forte. Tuttavia, disegnare alberi era diverso. Due linee marroni per il tronco e una linea verde ondulata per la chioma: un inizio semplice che cresceva con me, aggiungendo rami, nodi, foglie e dettagli.

Crescendo, ho imparato ad amare non solo disegnarli, ma anche arrampicarmici sopra, sentendo la robustezza del legno e la tranquillità dell'altezza.

Le radici della connessione

La connessione con la natura era forte tra noi bambini, anche se non sempre sapevamo come rispettarla. Gli adulti ci guidavano: alcuni senza comprendere il rispetto, altri dedicando tempo a insegnarcelo.

Mia madre era tra questi ultimi, una persona profondamente spirituale che mi ha trasmesso sensibilità e capacità di osservazione per le meraviglie naturali: il cielo, il mare, le rondini, l'arcobaleno, la neve e la maestosità degli alberi.

Abbracciare la natura

Un giorno, mia madre mi suggerì di abbracciare un albero. Inizialmente imbarazzante, ho scelto un pino e ho chiuso gli occhi, abbracciando l'odore del legno e sentendo la vita pulsare dentro di esso. Quel gesto semplice ha trasformato la mia percezione degli alberi, rendendo reali concetti come la fotosintesi e il loro ruolo essenziale nell'ecosistema.

Un'amicizia duratura

Da allora, gli alberi sono diventati i miei amici.

L'amicizia implica dare e ricevere: ho imparato a rispettarli sempre, a dare l'esempio e a condividere la bellezza del rispetto nei loro confronti. Ho visto come piccoli gesti, come abbracciarli, possano dare il via a un percorso verso una vita più sostenibile.

È un gesto che amo ripetere e che ho trasmesso a mio nipote fin da quando era piccolo. Ogni albero che ho incontrato mi ha raccontato la sua storia, e insieme stiamo scrivendo un racconto di connessione, rispetto e amore per la natura, mentre ricordo i meravigliosi luoghi che ho avuto la fortuna di visitare.

“Siamo tutti un po' di più, quando siamo insieme.”

—Fiorella Mannoia